Émile Durkheim

Émile Durkheim studia le grandi trasformazioni che, alla fine del XIX secolo, interessano la società europea in particolare quella francese, in cui egli vive. 

Egli vuole soprattutto comprendere le forze che tengono coesa una società, impedendo all’interesse dei singoli di entrare in conflitto e provocarne la disgregazione. A tali forze egli dà il nome di solidarietà: è una collettività e tanto più “solidale” quanto più si comporta in maniera coesa.



La società preindustriale 

Nella società preindustriale ( solidarietà meccanica/rurale)  le persone vivevano in gruppi relativamente piccoli indipendenti e gli uni dagli altri, nei quali venivano svolte tutte le funzioni indispensabili alla conservazione di quella stessa società: la produzione di cibo e di ogni bene necessario alla sopravvivenza, la generazione e l’allevamento delle della prole, la trasmissione dei valori e del sapere che consentono a un individuo di diventare parte integrante della collettività e così via ( tutti sono uguali a tutti).

La società industriale 

Nella società industriale ( società organica) , invece, l’elevata specializzazione del lavoro e la concentrazione delle persone su territori ristretti come quelli urbani finiscono per modificare anche la struttura dei rapporti sociali. La solidarietà, pur trasformandosi radicalmente, non viene meno, permettendo così  alla società di continuare a svolgere tutte le sue funzioni vitali.
La differenza è che ora queste diverse funzioni non vengono svolte nello stesso luogo e dalle stesse persone, ma da persone diverse con competenze diverse luoghi luoghi diversi ( ognuno ha un ruolo diverso).

L’anomia (rottura dei legami) 

ciò significa che la coesione sociale si basa sulla divisione del lavoro. Non nel senso che ci sono tante professioni diverse, che di fatto esistono fin dall’antichità, ma nel senso che la differenziazione tra le professioni e, più in generale, tra le attività lavorative di ciascuno diviene lo strumento attraverso il quale vengono affrontati i problemi dell’esistenza delle persone.

il lavoro di istruire i giovani affidato a degli specialisti dell’educazione, quello di curare i malati dei dottori, quello di coltivare alberi da frutto a frutticoltori, quello di riparare gli attrezzi da lavoro a meccanici specializzati.

In questo modo il sistema funziona, perciò la divisione del lavoro ha un valore sociale
quando però la solidarietà viene meno, infatti, si produce ciò che Durkheim chiama anomia, ovvero una situazione di carenza delle norme sociali che, come sappiamo, sono la principale manifestazione dei legami tra le persone.
L’anomia è dunque un fattore di disgregazione della collettività 
 


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